Viaggio fotografico sulle orme di Marco Polo

Proprio nei giorni in cui su Netflix stavo guardando con grande interessela serie su Marco Polo sono venuto a sapere che al Palazzo Blu di Pisa c’era una mostra fotografica di Michael Yamashita sullo stesso argomento.

Volendo pubblicare in questo post alcune foto presenti nella mostra, ne approfitto per provare un plugin di Worpress che permette di inserire delle gallerie fotografiche all’interno di una pagina web.

Il plugin si chiama Envira Gallery Lite e permette in pochissimo tempo di configurare una galleria fotografica. Basta caricare le foto e impostare alcuni parametri relativi alla grandezza delle immagini, lo scorrimento automatico, ecc.

Io ho usato la versione gratuita del plugin, la versione a pagamento comprende delle funzionalità aggiuntive.

Queste sono alcune delle foto esposte nella mostra “Il viaggio di Marco Polo nelle fotografie di Michael Yamashita” che fanno parte del reportage realizzato per la National Geographic.

Lo scopo del reportage era quello di ripercorrere il tragitto percorso da Marco Polo, visitare i luoghi da lui descritti e cercare di capire,  a distanza di 700 anni, se i suoi racconti siano veri e se abbia mai visitato i luoghi di cui parla ne Il Milione.

A quanto pare c’è chi pensa che Marco Polo non descriva nel suo diario di viaggio cose che ha visto davvero, ma cose di cui ha soltanto sentito parlare. Questa teoria è basata sul fatto che nel libro non si parli di abitudini consolidate nella cultura cinese come quella di bere il thè o quella di fasciare i piedi alle bambine.

Le fotografie della mostra sono molto belle e rappresentano paesaggi e scene di vita di tanti paesi orienatali: Afghanistan, Iran, Cina, Mongolia, ecc.. Vale davvero la pena visitare questa mostra.

Della vicenda di Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324) mi hano sorpreso alcuni fatti che ignoravo o che non ricordavo:

  • Marco Polo, dopo aver compiuto il viaggio in Cina (con il padre Niccolò e lo zio Matteo) durato tre anni, è rimasto alla corte di Kublai Khan per 17 anni, lavorando per il re mongolo e ricoprendo vari incarichi prestigiosi tra i quali quelli di consigliere e ambasciatore. Marco Polo partì da Venezia nel 1271 e ci ritornò soltanto nel 1295, ciè 24 anni dopo.
  • Marco Polo dopo il suo rientro fu catturato dai geovesi e imprigionato, durante questo periodo conobbe Rustichello da Pisa, uno scrittore dell’epoca. A Rustichello raccontò tutti i dettagli del suo viaggio e fu poi lo scrittore pisano a scrivere Il Milione, che all’inizio era scritto in francese e che fu chiamato “Il libro delle meraviglie“.
  • Cristoforo Colombo fu molto impressionato e influenzato dalla lettura de Il Milione e ne tenne conto durante i preparativi della sua spedizione, da ricordare che Colombo morì con la convinzione di aver raggiunto il Catai (ossia la Cina). Nella mostra è esposta una foto di quella che si pensa fosse la copia personale di Cristoforo Colombo con delle note scritte a mano. impressive!!
  • Non si sa bene perché il nome del libro sia Il Milione le versioni del libro attualmente pubblicate  sono scritte in un italiano arcaico non di facile comprensione.
  • Esiste un romanzo di uno scrittore americano, Gary Jennings, intitolato Il viaggiatore che ripercorre in maniera romanzata le vicende narrate ne Il Milione.

 

Fonti e riferimenti:

7 anni ago

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