Viaggio a Pompei

Finalmente sono riuscito a visitare il sito archeologico di Pompei, c’ero stato tanti anni fa, ma non ricordavo molto. Qualche mese fa, dopo aver visto la trasmissione di Alberto Angela su Pompei, avevo scritto il post “Una giornata nell’antica Pompei” e mi ero ripromesso di tornarci il prima possibile.

Ci sono stato con degli amici, abbiamo pernottato una sera a Pompei in modo tale da poter entrare ben presto nell’area degli scavi. Abbiamo seguito una visita guidata di due ore, condotta dal bravissimo Ugo, e poi abbiamo fatto qualche altro giro mper conto nostro. Poi ci siamo trasferiti a Napoli per qualche giorno e abbiamo visitato anche il Museo Archeologico di Napoli nel quale è possibile vedere, tra le varie cose, alcuni dei famosi mosaici e molti reperti di Pompei. 

Alcune considerazioni più o meno serie e alcune foto della gita:

  1. Inizio degli scavi: L’eruzione del Vesuvio avvenne nel 79 d.C., ma gli scavi iniziarono soltanto nel 1748, durante il regno di Carlo di Borbone, Re delle Due Sicilie. Ma solo con la nomina a direttore degli scavi di Giuseppe Fiorelli si ebbe una svolta nel metodo di lavoro che divenne sistematico e ben organizzato in modo da salvaguardare i mosaici staccandoli dalle pareti e restaurandoli, collegando i vari edifici fino ad allora scavati in ordire sparso e utilizzando il metdodo dei calchi per recuperare le forme delle vittime sepolte da cenere e lapilli. Ad oggi gli scavi non sono ancora ultimati e procedono quotidianamente. E’ proprio di alcuni giorni fa la notizia della scoperta di nuovi resti mummificati.
  2. Pompei antica era vicinissima al mare: Ugo, la bravissima guida che avevamo a Pompei, all’inizio della visita ci ha fatto vedere quanto fosse vicino il mare a Pompei prima dell’eruzione. La cosa mi ha impressionato molto perché era davvero molto vicino alle mura e c’era un porto molto importante. Oggi il mare è molto più lontano. Alcune illustrazioni ricostruiscono come è cambiato il profilo della costa, un po’ a causa dell’eruzione e un po’ a causa di altri fenomeni naturali. Anche nel post su Ostia si era parlato del fenomeno dell’allungamento della costa. A Pompei molte ville romane erano state costruite proprio sfruttando le mura preesistenti, divenute inutili ai tempi dell’Impero i cui confini erano molto ampi, e si affacciavano sul mare.
  3. Visita guidata vs visita per conto proprio: Il sito archeologico di Pompei è molto vasto, l’intera area è di 66 ettari di cui una 50 scavati, le cose da visitare sono tante e se non ci si organizza prima si rischia di perdere tanto tempo a cercare le cose che si vogliono vedere. Quindi per chi non abbia studiato prima l’area è consigliabile fare una visita guidata. Le guide certificate sono molto preparate, seguono un percorso ottimizzato, danno delle spiegazioni chiare, rispondono alle domande in modo gentile ed esauriente. Inoltre danno dei suggerimenti molto utili su come orientarsi all’interno della città. Ovviamente, dato il tempo limitato a disposizione, la visita guidata riguarda solo alcune delle case e degli edifici, la scelta è a discrezione della guida che tiene conto anche dei lavori in corso e del fatto che alcuni luoghi sono aperti e visitabili sono in alcuni orari e in alcuni giorni. Per esempio noi non abbiamo potuto visitare il famoso Orto dei fuggiaschi perché chiuso. Alla fine di una visita guidata però si può rimanere nel parco e visitare altre cose poer conto proprio. Noi per esempio siamo andati a vedere l’Anfiteatro che era un po’ lontano dal percorso del tour di due ore.
  4. I calchi in gesso: La guida ci ha spiegato molto bene il procedimento, ideato da Giuseppe Fiorelli, per la realizzazione dei calchi in gesso, che, per la verità già conoscevo. Alcuni calchi si possono vedere nel Foro, molti altri nell’Antiquarium (che accidenti!! ci siamo dimenticati di visitare).
  5. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann): In questo museo è possibile vedere molti resti (vasi, anfore, utensili, ecc.) recuperati negli scavi di Pompei, Ercolano e Oplontis, ma soprattutto è possibile ammirare molti mosaici che sono stati staccati dalle pareti di quelle città e sono stati restaurati. Questi siti archeologici sono esposti alle intemperie e quindi è giusto salvaguardare le parti più fragili coprendole se possibile o portandole nell’Antiquarium o al Mann.
  6. La battaglia di Isso: Il mosaico più famoso ritrovato a Pompei è sicuramente quello che rappresenta Alessandro Magno durante la battaglia di Isso. Il mosaico è grande 582 X 313 cm, risale circa all’anno 100 a.C., è costituito da oltre un milione di tessere e rapprenta la battaglia di Isso in cui si affrontarono gli eserciti di Alessandro Magno e Dario III di Persia. Il mosaico che fu ritrovato il 24 ottobre 1831 a Pompei, nella pavimentazione della casa del Fauno.
  7. Santuario di Pompei: Nella città di Pompei, non lontanbo dalla stazione, si trova anche il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei. E’uno dei santuari mariani più importanti e visitati d’Italia la cui costruzione fu iniziata nel 1876. Facendo una passeggiata per la città la sera del nostro arrivo ce lo siamo ritrovati davanti e abbiamo potuto ammirarlo da fuori. Purtroppo era troppo tardi per visitarlo.
  8. La sfogliatella: Uno dei dolci tipici della Campania e soprattutto di Napoli è la sfogliatella. Durante questo viaggio ho appreso che può essere di due tipi: frolla o riccia. Quella frolla è fatta di pasta frolla, mentre quella riccia di pasta sfoglia. A me piace quella riccia. Il ripeno è più o meno lo stesso con ricotta e frutta candita. Durante questi giorni di vacanza la sfogliatella riccia a colazione e a merenda non è mai mancata.

 

Foto scattate a Pompei:

Foto scattatate al Mann:

Foto scattate a Napoli:

In attesa di fare un post su Napoli, queste sono le foto di alcune coser viste in città:

 

 

Appunti di viaggio:

  • Mezzi di trasporto: Il modo più comodo per giungere a Pompei è quello di usare la Circumvesuviana da Napoli. La stazione a Pompei è proprio di fronte a uno degli accessi agli scavi e il viaggio dura circa mezz’ora. E’ possibile anche usare Trenitalia, ma la stazione è differente, si trova nel paese e c’è da fare un po’ di strada a piedi per arrivare agli scavi (una ventina di minuti). Il biglietto Napoli-Pompei, sulla circumvesuviana, costa poco più di due euro. La stazione Circumvesuviana di Napoli Piazza Garibaldi si trova al piano inferiore della stazione di Napoli Centrale, dove arrivano i treni dell’Alta Velocità. Basta cercare le scale al centro della stazione.
  • Green Pass e mascherine: Per accedere al sito archeologico di Pompei è necessario il green pass italiano (ossia almeno prima dose di vaccino, tampione negativo nelle ultime 48 ore o covid preso da meno di sei mesi). All’ingresso e negli ambienti chiusi è richiesta la mascherina, all’aria aperta no.
  • Visita guidata: Abbiamo prenotato la visita guidata su quesato sito: Pompeii-Tickets.com. La guida si chiamava Ugo, era molto simpatica e preparata. Noi abbiamo acquistato un tour di due ore a 49 euro, prezzo comprensivo del biglietto di ingresso agli scavi. Non so se ci siano tour migliori e/o più economici, noi però ci siamo trovati benissimo. Il solo biglietto di ingresso costa 16 euro, se preso alla biglietteria, molto poco rispetto alla bellezza delle cose che si visitano. I prezzi variano se si comprano online da uno dei rivenditori autorizzati.
  • Albergo: sono stato nel B&B VesuView, un po’ fuori il centro abitato, ma vicinissimo agli scavi. E’ un po’ costoso, ma comodo se si arriva con la Circumvesuviana, pulito, accogliente e il gestore molto disponibile. Ci ritornerei.
  • Ristorante: La sera, su consiglio di Massimo (il gestore del B&B), abbiamo cenato in questo ristorante Shaval. Non è economicissimo, ma non è turistico e abbiamo mangiato molto bene. I primi di mare e i dolci erano buonissimi.
  • Pasticceria: Uno dei dolci tipici di questa zona è la sfogliatella. Noi ne abbiamo assaggiata una riccia da De Vivo ed era davvero molto buona. Nella pasticceria c’erano davvero tanti bei dolci che sembravano anche molto buoni. Non so se sia la migliore pasticceria di Pompei, noi ci siamo passati per caso e ci siamo fermati.
  • Parcheggi: L’area circostante gli scavi è piena di parcheggi molto grandi, non so quanto siano costosi, ma per chi volesse andare a Pompei in macchina, perlomeno potrebbe essere sicuro di trovare un posto in cui lasciare l’auto.

 

Fonti e riferimenti:

 

Ricostruzioni virtuali di Pompei:

 

 

 

 

3 anni ago

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