Alcune considerazioni dopo aver usato per qualche giorno ChatGPT.
1) Crea dipendenza: dopo un pò ti abitui a chiedergli qualsiasi cosa e anche mentre lavori o studi provi a farti aiutare da lui piuttosto che perdere tempo a fare prove, ricerche e ragionamenti.
2) “Ragiona“: Se gli poni domande complesse, riesce a capire qual è il nocciolo della questione e propone una risposta articolata. Ha capacità di sintesi e se gli chiedi dei chiarimenti approfondisce alcuni aspetti della domanda precedente e così via fino a intavolare una vera e propria discussione. E’ coerente nelle sue risposte e si corregge, se capisce di aver dato una risposta inesatta (quasi sempre perché avevi posto la domanda in modo ambiguo).
3) Non sarà gratuito per sempre: chi si potrà permettere l’accesso a questi sistemi (professionisti, aziende o nazioni) sarà incredibilmente avvantaggiato rispetto a chi non potrà farlo.
4) E’ irritante: perché ne sa più di te. E’inutile, neanche con dieci lauree potresti avere le conoscenze che ha lui. E questa è la versione beta !!
5) Ma come diamine è possibile che fino a poco tempo fa le reti neurali non distinguevano i cani dai gatti e ora fanno queste cose assurde?
Fonti e riferimenti:
- ChatGPT di OpenAI (IA per la produzione di testi)
- DeepL (IA per la traduzione di testi)
- Midjourney (IA per il disegno)
- ChatGPT: crash course di Adrian Twarog.