“Questa è la mia vita, la mia anima. Se mi allontanerete da questa terra, mi toglierete la vita” Marcos Veron
Marcos Veron è uno dei tanti leader guarani assassinati dai sicari assoldati dai fazendeiros brasiliani per difendere i confini delle fattorie costruite sui territori strappati ai Guaranì con la forza.
Fin dalle prime fasi della colonizzazione dell’America meridionale gli europei hanno trattato gli indigeni dell’Amazzonia con disprezzo e prepotenza. Intorno al ‘600 i territori dei Guaranì erano oggetto di incursioni da parte dei conquistadores volte alla cattura di prigionieri da vendere come schiavi. Non c’era all’epoca una vera e propria occupazione dei territori da parte degli spagnoli, gli unici a cercare un contatto pacifico con le popolazioni dell’Amazzonia erano i gesuiti che, nel loro intento di evangelizzare il nuovo mondo, crearono delle “riduzioni“, ossia dei piccoli villaggi autonomi sotto la loro guida in cui si cercava di creare delle comunità cristiane e “civilizzate”.
Il film The mission, diretto da Roland Joffé e che ha per protagonisti un missionario gesuita (interpretato da Jeremy Irons), un conquistatore spagnolo (interpretato da Robert De Niro) e una tribù di Guaranì rende molto bene l’idea di cosa avvenisse in America Latina in quel periodo (1750).
Solo nel XX secolo la continua espansione dei coloni occidentali ha portato all’espropriazione forzata dei territori dei Guranì che sono stati costretti a trasferirsi in riserve sempre più piccole. I territori sottratti sono stati assegnati ad allevatori e ad aziende agricole per la produzione di canna da zucchero e soia. I fazendeiros, protetti dallo Stato, in questo caso quello Brasiliano, hanno potuto continuare a perpetuare le loro prepotenze indisturbati, sottraendo sempre più tereno agli indigeni, soffocando con la forza e la violenza ogni forma di protesta e di rivendicazione sociale.
Oggi i Guranì vivono in condizioni di estrema povertà, spesso ammassati in piccoli territori ai margini delle proprietà dei fazeinderos, sono continuamenti vessati dai sicari assoldati da questi ultimi e vivono in accampamenti improvvisati. La deforestazione ha tolto a queste comunità la fonte principale di sostentamento e ora la malnutrizione, lo sfruttamento disumano del loro lavoro, l’alcolismo, il razzismo, la discriminazione, la depressione e i suicidi sono i problemi con cui devono convivere ogni giorno.
Il film La terra degli uomini rossi (Birdwatchers) di Roberto Bechis, con Claudio Santamaria, racconta il disagio di una comunità di discendenti dei Guranì che vive ai margini della enorme proprietà di un fazendeiro.
Eppure un tempo in queste terre c’era la foresta e i Guaranì vivano seramente in simbiosi con essa…
Gruppi | Kaiowá, Ñandeva e M’byá |
Popolazione | circa 51.000 in Brasile |
Aree occupate | Brasile, Paraguay, Bolivia e Argentina |
Lingua | Lingue tupì-guaranì |
Economia | Agricoltura e caccia |
Fonti e riferimenti:
- I Guarani del Brasile sul sito Survival International.
- I Guaranì su Wikipedia.
- I Tupi del Brasile su Wikipedia.
- La classificazione dei nativi americani su Wikipedia.
- La terra degli uomini rossi – Birdwatchers, film del 2008 diretto da Marco Bechis: trailer su Imdb – vita sul set .
- The Mission, film del 1986 diretto da Roland Joffé trailer su Youtube e trama su Wikipedia.
- Le “Riduzioni gesuite“su Wikipedia.
- Petizione da firmare per fermare l’assassinio dei leader guaranì.
- Lingue tupì-guaranì su Wikipedia.