Il mappamondo

E’ arrivato ieri. Era da tanto che temporeggiavo, alla fine ho ceduto alla tentazione e l’ho acquistato su Internet.

Signore e signori ecco a voi… il mio nuovo mappamondo:

 

E’ così bello che l’ho messo in bella vista nella sala. Da spento mostra l’aspetto fisico della Terra (monti, mari, pianure, foreste e deserti) mentre da acesso si colora e assume l’aspetto politico (evidenziando i confini delle nazioni).

Appena tolto dalla scatola l’ho messo sul tavolo e ho iniziato a osservarlo con curiosità. Vedere oceani, mari, laghi, fiumi, montagne e nazioni sul mappamondo è molto diverso dal farlo su un atlante. Sull’atlante, infatti, le proporzioni, soprattutto tra cose che si trovano in pagine diverse, non si capiscono bene.

Le cose che a prima vista mi hanno colpito di più sono state:

  1. L’enorme prevalenza dell’azzurro degli oceani: Il 71% della superificie terrestre è ricoperta da acqua e di questa il 97% è costituita da oceani, il 2,1% si trova nelle calotte polari e nei ghiacciai e solo lo 0,65% in mari, falde acquifere sotterranee, laghi e fiumi [2]. Una cosa che fa riflettere è che la percentuale di acqua presente nel corpo umano varia dal 55% (maschio adulto) al 75% (neonati). Quest’ultima è molto vicina al 71%. Ora è vero che l’acqua degli oceani è salata e non può essere bevuta, ma leggendo questi numeri diventa davvero inaccettabile il fatto che oltre un miliardo di persone nel mondo non abbiano accesso all’acqua potabile [2] e che ci siano territori aridi in cui si muore di fame a causa della siccità.
  2. La grandezza dell’Africa: E’ enorme. A prima vista occupa metà dell’emisfero australe e metà dell’emisfero boreale. E’ colorata: gialla, verde, marrone, arancione. E’ un blocco solido, una portaerei in mezzo a tante zattere. Se fossi un extraterrestre che vede per la prima volta la Terra non avrei dubbi a indicare quello come il continente principale e il più importante. Un po’ di tempo fa mi aveva colpito l’immagine riportata qui sotto in cui si confrontano le dimensioni dell’Africa rispetto ad altri continenti e rispetto alle nazioni che da sempre consideriamo molto estese.
  3. La piccolezza dell’Europa: L’Europa è davvero insignificante soprattutto se paragonata all’Africa, ma anche se paragonata agli altri continenti. E’ lecito chiedersi come sia stato possibile che le minuscole nazioni di questo continente abbiano soggiogato e sfruttato per secoli tutti gli altri abitanti e tutte le nazioni del pianeta. Solo unite, le nazioni europee, possono pensare di contare qualcosa ed evitare che le economie dei paesi emergenti prendano il sopravvento [5].
  4. La solitudine delle isole del Pacifico: Una grande porzione della sfera è copletamente azzurra, è l’oceano Pacifico. A mala pena si vedono dei puntini qua e là, sono delle isolette. Alcune di queste sono molto famose: l’Isola di Pasqua che ha ospitato una antica civilità che ha realizzato le statue monumentali chiamate Moai, le isole Galapagos, celeberrime per i racconti e gli studi di Charles Darwin, le isole Haway, l’isola di Bora bora, ecc. Mi chiedo come siano state raggiunte e scoperte, visto che sono completamente isolate e che anche girando a caso per l’oceano sarebbe davvero difficile imbattersi in una di queste. Inoltre non so se mi sentirei sicuro se sapessi di vivere in un puntino in mezzo al mare.
  5. La lunghezza delle Americhe: Quando si orienta il mappamondo dalla loro parte occupano tutta la visuale. Si estendono dall’Artico all’Antardide. Fa effetto vedere come siano tenute insieme da un lembo strettissimo di terra. E poi le montagne che iniziano nell’America settentrionale e scendono giù fino a quella meridionale (o viceversa) sembrano lo scheletro di un qualche strano animale. In entrambe le americhe i colori che dominano sono il verde, il giallo e il marrone.
  6. L’assenza di confini: Quando il mappamondo è spento mostra l’aspetto finico della Terra. I confini tra le nazioni sono tratteggiati di nero e sono quasi invisibili da vicino, basta fare un passo indietro che scompaiono del tutto. E allora emerge la vera natura della Terra, senza le divisioni fissate da accordi, conquiste, annessioni, seprazioni, mtrattati e congressi. Si vedono solo il mare, le terre emerse, le montagne che diventano altipiani e poi vallate. Gli altipiani che degradano in colline, e poi pianure o deserti. L’America settentrionale è come bandiera a tre strisce: marrone, gialla e verde. Nell’America meridionale emerge il verde dell’Amazzonia e il marrone delle Ande. L’Africa è divisa in bande gialle, arancioni, verdine, verdi e marroni. L’Europa è quasi tutta verde eccetto che nella penisola iberica. L’Australia è un immenso deserto con piccole macchie di verde qua e là. L’Asia è verde nella parte confinante con il mare e giallo/marrone nella parte interna.

In tutta la sfera i colori sfumano quasi sempre uno nell’altro, le terre emerse sembrano essere un tutt’uno, l’unica distinzione netta è quella tra terra e mare. Così è la Terra “al naturale”. Poi però, se colleghi il mappamondo alla corrente elettrica, allora si illumina e vedi tutte le nazioni così come le abbiamo create noi esseri umani. Ma ricordiamoci che questo è solo un artificio, un’invenzione della nostra mente.

 

 

Fonti e riferimenti

3 anni ago

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