L’origine del linguaggio: 4 ipotesi

Tutte le specie animali comunicano tra di loro in modo più o meno complesso ed efficace, ma soltanto noi esseri umani abbiamo sviluppato un linguaggio che ci permette di parlare di qualsiasi argomento presente, passato, futuro, ipotetico e addirittura ci consente di parlare di concetti astratti o di cose che non esistono.

La comunicazione degli altri animali è quasi sempre rivolta al presente e a necessità impellenti ed è costituita da vocalizzi semplici che non permettono di fare discorsi articolati.

Quindi come mai soltanto gli esseri umani parlano e come è nata questa capacità?

Il libro di Lorenzo Pinna, giornalista e divulgatore scientifico (è uno degli autori di Quark), non fornisce una risposta univoca a queste domande, ma propone le ipotesi più accreditate e le descrive, nonostante si tratti di un argomento ostico, in modo molto chiaro e comprensibile.

Per buona parte del libro l’autore tratta vari argomenti peopedeutici al tema principale:

  • le caratteristiche e l’architettura del linguaggio (cap. 1),
  • come, quando e perché gli animali comunicano tra di loro (cap. 2),
  • gli esperimenti che, nel corso degli anni, gli studiosi hanno effettuato su vari animali per cercare di capire le loro capacità, soprattutto quella di apprendere un linguaggio (cap. 3),
  • alcune delle tappe principali dell’evoluzione umana e delle specie che hanno popolato la Terra (cap. 4 e 5),
  • l’organizzazione del cervello umano e le componenti interessate alla produzione e alla comprensione del linguaggio (cap. 6),
  • l’acquisizione da parte dell’uomo di capacità “simboliche” (cap 8 e 10);

soltanto negli ultimi capitoli (cap. 7 e 8) vengono esposte le quattro ipotesi sull’origine del linguaggio che danno il titolo al libro.

Gli altri animali, come ricorda spesso l’autore, usano il linguaggio soltanto per comunicazioni relative al “qui e ora” e queste comunicazioni sono soprattutto legate a tre bisogni elementari: mangiare, non essere mangiati e riprodursi.

I nostri dialoghi sono molto più articolati e complessi, ma, siccome alla fine noi non siamo altro che una “scimmia nuda” sappiamo che i nostri antenati avevano molte cose in comune agli attuali scimpanzé, e tra queste c’era l’incapacità di parlare.

Ci si sta chiedendo da tempo come sia stato possibile acquisire questa capacità e le ipotesi più accreditate al momento sono le seguenti:

  1. Protolinguaggio lessicale
    • Autore: Derek Bickerton
    • Descrizione e origine:Il linguaggio è un sistema combinatorio che nasce dal moltiplicarsi delle parole usate per scopi sempre diversi che combinandosi tra di loro e con l’aggiunta di regole (sintassi) ha portato nel corso alla possibilità di esprimere concetti sempre più complessi.
    • Prove:
      • Bambiniselvaggi“.
      • Animaliintelligenti” che possono imparare parole semplici ma non le regole per combinarle.
      • Modalità di apprendimento del linguaggio dei bambini.
      • Nascita indipendente nel corso della storia e in varie parti del mondo di vari tipi di lingue Pidgin [5].
  2. Protolinguaggio gestuale
    • Autore: Gordon Winant Hewes
    • Descrizione e origine: Il linguaggio nasce da una evoluzione della comunicazione gestuale.
    • Prove:
      • Successo del linguaggio dei non udenti per comunicare con gli scimpanzé.
      • Vasto repertorio di gesti, mimiche facciali e posture del corpo usato dagli scimpanzé per comunicare.
  3. Protolinguaggio musicale
    • Autore: Charles Darwin
    • Descrizione e origine: La nascita del linguaggio deriva dalle capacità canore e musicali degli animali. Il piano fonologico si è evoluto per primo e ha poi dato origine alle parole e alle frasi (piano sintattico).
    • Prove:
      • Esempio di altre specie animali che usano virtuosismi focali per vari scopi.
      • Maternese presente in tutte le lingue del mondo [6].
  4. Protolinguaggio gestuale
    • AutoreTerrence Deacon
    • Descrizione e origine: Il linguaggio è una conseguenza delle capacità simboliche acquisite dai nostri antenati (Homo simbolicus). Introduzione del sistema a tre livelli: iconico, dell’indice e sistema simbolico.
    • Prove:
      • Enorme crescita delle dimensioni e della complessità del cervello umano.
      • Un sistema simbolico per funzionare ha bisogno di regole per mettere in relazione i simboli e questa cosa giustifica la presenza della sintassi fin dall’inizio.

Considerazioni

Il tema trattato è molto affascinante e anche molto attuale perché riguarda una delle caratteristiche che ci distingue da altre specie animali e perché, nonostante i tanti progressi degli ultimi anni, i meccanismi alla base del linguaggio e alla sua nascita sono ancora in fase di studio.

Poiché il linguaggio non lascia fossili e nemmeno le parti fisiche più strettamente legate a questa funzione si cerca da sempre di dedurre da altri fenomeni come, quando e perché il linguaggio abbia avuto origine.

Per questo spesso si ricorre agli esperimenti sugli animali, in particolare sugli gli scimpanzé, a causa della nostra stretta parentela con loro. Nel libro ne sono descritti diversi e mi è venuta la curiosità di approfondirne alcune di questi e di fare una ricerca ed eventualmente un post.

Non ho delle conoscenze tali da poter indicare quale di queste quattro ipotesi sia più credibile, mi limito a prendere atto di queste ipotesi. Quello di cui mi sembra si possa essere certi è che la capacità di parlare esiste nel cervello umano come predisposizione ma che debba essere sviluppata nel giro di pochi anni. Per quanto riguarda la prima affermazione (capacità innata) mi baso sui risultati degli esperimenti sugli scimpanzé che mi sembra dimostrino che essi possano acquisire la comprensione di singole parole, ma che non abbiano la capacità di metterle insieme per formare frasi complesse. Per quanto riguarda la seconda affermazione (capacità da sviluppare presto) mi baso sulle esperienze che sono state narrate riguardo i cosiddetti bambini selvaggi, che una volta riportati alla civiltà non sono stati comunque in grado di apprendere un linguaggio.

 

Alcune foto ***

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Se il libro di Manzi era povero di illustrazioni, questo ne è totalmente privo. Peccato; al solito, capisco che sia costoso stampare delle foto, ma è sempre bello poter visualizzare in qualche modo le cose che si stanno leggendo con schemi o tabelle e vedere i protagonisti dei racconti. Così anche in questo caso ho raccolto da Internet qualche foto per ogni capitolo del libro.

 

Fonti e riferimenti

  1. Lorenzo Pinna, Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio, Torino, Codice Edizioni, 2024. ISBN 979-12-5450-115-3
  2. Lorenzo Pinna, 10 minuti. Ai confini dell’ignoto, CanaleYoutube:
  3. Gabriella Giudici, Il Selvaggio dell’Aveyron, blog.
  4. François Roland Truffaut, Il ragazzo selvaggio, Scena del latte.
  5. Lingua Pidgin su Wikipedia.
  6. Il maternese o baby talk su Wikipedia.
  7. Video su Youtube riguardanti gli esperimenti Irene Pepperberg sul pappagallo Alex :
  8. The Waggle Dance of the Honeybee, Georgia Tech College of Computing on Youtube.
5 giorni ago

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